lunedì 8 novembre 2010

IL DECORSO CLINICO


L'evoluzione naturale della malattia, cosi come era conosciuta un tempo, di rallentamento motorio progressivo con grave riduzione della autonomia, è stata radicalmente modificata dalla introduzione in terapia della levodopa, farmaco disponibile fin dagli anni 60. Da allora si è assistito a un costante progreso e l'attuale terapia farmacologica, associata alle altre strategie consigliate per il controllo della malattia. risolta moltho efficace nel mantenere motilità e autonomia. per meglio seguire l'evoluzione della malattia sono state  approntate delle escale di valutazioneutili per definire lo stadio di malattia.
Possiamo distiguere il decorso della malattia grosolanamente in due fasi: malattia in buon compenso e fase complicata della malattia definita anche sindrome da trattamento cronico con levodopa.

mercoledì 3 novembre 2010

PET E SPECT


Se con la risonanza possiamo "vedere" come è fatto nostro encefalo, con esami PET e SPECT possiamo  valutare come questo funziona. PET significa tomografia a emissione di positroni, mentre il significato di SPECT è tomografia a emissione di singolo fotone. Al di là de concetti teorici che sono alla base di questi due esami, è importante conoscere quali sono le informazioni che ci permettono di ottenere. A seconda sella sostanze utilizzate, possiamo avere informazioni differenti. La SPECT-flusso ottiene dati sul metabolismo legato al flusso sanguigno utili per una valutazione dell'attività cerebrale nel suo insieme. Possiamo poi studiare il percorso della levodopa utilizzando un suo analogo: nella pet se utilizza fluorodopa che si correla bene con il numero di cellule della sostanza nera e con i livelli di dopamina striale, mentre nella SPECT si usa beta-cit, o il più recente FP-cit ioflupane ( datscan) che, legandosi selettivamente ai trasortatori di dopamina nello striato, può essere considerato un marker biologico di degenerazione del sistema dopaminergico in grado di differenziare i parkinsonismi da altre condizioni. Inoltre puo essere studiata anche la distribuzione dei recettori alla dopamina utilizzando una sostanza che si lega a questi reccetori. (  ad esempio 11c raclopride, utilizzato nella PET, 125 ioclobenzamide nella SPECT).  

RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE


L'RMN è un esamen che permette di avere immagini dettacliate delle struture esaminate. Si espone la strutura che interessa a un campo magnetico, si misura l'intensità di risposta al segnale e dopo opportuna elaborazione si ottiene l'imagine stampata su lastre fotografiche. Nel caso della mallatia di parkinson le strutture esaminate sono quelle cerebrali e si valuta lo stato anatomico sia della sostanza nera sia dei nuclei della base. Inoltre si ottengono informazioni moltho importanti sulle condizioni generali dell'encefalo quali la presenza o meno di atrofia (rimpicciolimento della massa cerebrali) o la presenza di piccoli insulti di origine vascolare (sorta di cicatrici) che nel loro insieme possono giocare qualche ruolo nella sintomatologia presentata dal paziente.
L'RMN deve essere eseguito in centri specializzati e interpretato da neuroradiologi esperti. Si ottiene il maggior numero de informazioni con il campo magnetico più potente, definito 1,5 tesla. 
La risonanza magnetica nucleare è particolarmente importante per distinguere tra parkinson e parkinsonismi.