venerdì 15 ottobre 2010

LA DIAGNOSI

Abbiamo visto quali e quanti possono essere i disturbi che inducono a recarsidal medico. Ora il medico (neurologo) da parte sua deve cercare di fare quadrare tutto ciò che gli viene riferito e dare un nome alla malattia che presenta il paziente, per fare questo ha a disposicione alcuni fattori su cui si può basare, che sono:
  • I sintomi, al meno due dei sintomi primari prima descriti di cui uno deveessere o tremore o lenteza dei movimenti. riscontrabili tramite una accurata visita neurologica.
  • Una risposta favorevole alla terapia dopaminergica.
  • I test farmacologici utilizzando apomorfina (stimolante de recettori dopaminergico) oppure levodopa, che forniscono informazioni sulla funzionalità del recettore dopaminergico.
  • Esami strumentali quali la tomografia assiale computarizzata (TAC) o risonanza magnetica nucleare (RMN) encefalica, meglio se con magnete da 1,5 tesla, che possono dare informazioni anatomiche molto dettagliate sulle struture cererali coinvolte.
  • Esami tipo fncionale sono gli studi PET o SPEC con vari traccianti per valutare la funzionalità recettoriale o l'attività dei nuclei e della corteccia tramite studi sul flusso ematico e sui trasportatori di dopamina.