giovedì 14 ottobre 2010

ALTRI SINTOMI SECONDARI


  • UMORE E COMPORTAMENTO:
 Possono  poi manifestarsi anche variazioni del comportamento ò dell'umore in una percentuale variavile di soggetti. Vediamo le più comunni.
  • DEPRESSIONE E ANSIA:
Si ricontrano in circa metà del pazienti. Qualche volta possono presentarsi come sintomi di esordio della malattia e in un numero molto ristreto di casi questa puo iniziare con un manifesto attacco di panico.
Un umore depresso può in parte essere legato a una reazione negativa conseguente alla diagnosi di malattia, ma più spesso è il risultato di la riduzione di alcune sustanze neurochimiche correlate alla dopamina ( noradrenalinae serotonina) che sono coinvolte nella regolazione dell umore. Nei casi più comuni ansia e depresone sono lievi, talvolta migliorano con la terapia antiparkinson, ma spesso richiedono un intervento terapeutico più mirato.
  • DISTURBI DEL SONNO:
Tutti noi solitamente abbiamo un ciclo normale di sonno-veglia, nella malattia di parkinson questo ciclo può essere alterato e spesso i pazienti si addormentano facilmente, ma si svegliano spesso durante la notte. Più problematico si presenta un paziente che tende ad addormentarsi durante il giorno e non riesce a prendere sonno di notte invertendo cosi el normale ritmo sonno-sveglia.
  • DEMENZA, PERDIDA DI MEMORIA E CONFUSIONE: Problemi di memoria e altri aspetti della funzione congnitiva (attenzione e concentrazione) si rivelano nel 40-50% dei pazienti con parkinson, sopratutto nello stadio avanzato della malattia e negli anziani. Questi problemi sono di solito moderati e raramente raggiungono la gravità della malattia di alzheimer.

  • ALLUCINAZIONI E PSICOSI:
 Un ecceso di terapia antiparkinson può indurre disturbi della percezione con allucinazioni (vedere persone o cose che non sono reali). Le allucinazioni sono solitamente visive, raramente auditive. Possono anche comparire deliri (idee fisse erronee, particolarmente frecuenti i deliri di gelosia), oppure anche compulsioni ovvero ilsentirsi spinto verso un particolare comportamento ( ben descritti sono una tendenza al gioco oppure a comperare senza reale necesità). Questi sintomi costituiscono quella che i medici chiamano psicosi da farmaci.