giovedì 23 dicembre 2010

TERAPIA


La terapia de un paziente affetto da malattia di parkinson è volta a recuperare al meglio la funzionalità motora e deve essere adatta alle caratteristiche della sua vita e delle sua attività quotidiane. inoltre le considerazini sulla qualità della vità devono essere sempre confortante con gli effetti collaterali dei farmaci e con i costi del trattamento.
Questi attori, associati alla varietà di sintomi motori e non motori della malatia di parkinson, fanno si che la terapia possa divenire complessa. I rimedi terapeutici attuali sono in grado di correggere i sintomi, ma non di guarire la malattia definitivamente.
La terapia deve includere trattamenti di tipo sia farmacologico sia non farmacologico e oggi si associano più strategie per un razionale intervento sulla malattia di parkinson.
TERAPIA FARMACOLOGICA.
La terapia farmacologica si basa sull'utilizzo di quei farmaci che si dimostrano in grado di controllare i sintomi primari della malattia.
Grossolanamente si può suddividere la malattia in varie fasi alle quali corrispondono schemi diversi di terapia. Cosi verranno privilegiati i dopaminoangonisti nelle prime fasi di malattia, mentre succesivamente si intrudirranno levodopa e tutti gli altri farmaci che si renderanno necessari. Poichè i pazienti rispondono in modo differente ai farmaci, un particolare per quanto riguarda la comparsa di eventi avversi, la scelta del medicinale adatto e del dosaggio appropiato deve essere effettuata su basi empiriche, vale a dire per tentativi e correzioni. Il criterio più seguido è quello della polifarmacoterapia, cioè dell'uso combinato di più farmaci ad attività dopominergica.
Fattore importante è l'età del paziente, essendo l'anziano più suscettibile agli effeti indesiderati.
L'obiettivo ideale è quello di raggiungere un buon compenso della sintomatologia con le dosi di farmaco più basse possibile.