mercoledì 16 marzo 2011

IL PESO CORPOREO NEI MALATI DI PARKINSON


Un problema fondamentale nei malato parkinsoniano con con fluttuazioni motorie, in particolare quando sono presenti importanti movimenti involuntari, è il calo ponderale. Di conseguenza nel paziente in terapia con levodopa è importante spostare le proteine di provenienza animale alla sera, ma bisogna anche fare attenzione a non ridurre l'apporto calorico totale che anzi alcuni pazienti andrebbe aumentato proprio per evitare una diminuzione del peso corporeo.
Esistono diversi fattori
PSICOLOGICI E FISICI che possono compromettere un'adeguada alimentazione.
Dal punto di vista psicologico possiamo affermare che spesso l'appetito è ridotto dalla depressione e dalla solitudine causata dall'isolamento sociale. Bassi redditi e altri limiti sociali e fisici possono rendere difficoltosa la preparazione di pasti nutrienti e bilanciati.
Dal punto di vista fisico, la difficoltà di diglutire e la lenteza dei movimento nell'asumere il cibo e nel masticare possono concorrere alla denutrizione del paziente. Nell'anziano, inoltre, si verificano delle variazioni a carico di tutti gli apparati, compreso l'apparato digerente. Le capacità digestive, si riducono, in seguito alla disminuzione del volumen dei succhi digestive e del grado di acidità gastrica e si verifica, al tempo stesso, una significativa riduzione della superficie intestinale di assorbimento, con conseguente diminuita funzionalità.
Tutti questi elementi devono essere attentamente considerati nell'impostare una dieta e le variazioni individuali sono tali da imporre una valutazione specifica caso per caso.