lunedì 27 settembre 2010

SINTOMI SECONDARI


  • LINGUAGGIO
I disturbi del linguaggio sono abbastanza frequenti nella malattia. All'inizio la voce può semplicemente essere più flebile. Può anche esserci una perdita di tonalità e di modulazione che porta al paziente a parlare in modo piuttosto monotono. Altra caratteristica del linguaggio nel parkinsoniano è la tendenza ad accelerare l'emissione dei suoni e a "mangiarsi" le parole. In alcuni casi una sorte di balbuzie, simile al fenomeno del freezing può rendere difficile la comprensione.
La costante esecuzione degli esercizi per la reabilitazione del linguaggio può sortire effetti molto buoni.
  • DEGLUTIZIONE
I problemi legati alla deglutizione possono manifestarsi tardivamente nel decorso della malattia. La deglutizione e un movimento automatico piuttosto complesso; i muscoli della gola e della lingua devono moversi in modo coordinato per spingere il cibo dalla bocca all'esofago e quando questa coordinazione è compromessa il paziente può avere la sensazione che il cibo si fermi in gola. questa difficoltà può manifestarsi sia con i liquidi sia con i solidi.
  • ECCESSIVA PRESENZA DI SALIVA IN BOCCA
E correlata al problema presedente perchè anche la saliva può fermarsi in bocca essendo ridoto il movimento automatico di diglutizione, in questo modo la saliva si accumula; di conseguenza la perdita de saliva è legata a una ridotta deglutizione e non a un aumento della produzione di saliva.
  • SEBORREA
E un disturbo comune a molte persone e può essere accentuato in questa malattia.
La pelle si presenta untuosa e talvoltaarrossata, particolarmente sulla fronte e sul cuoio capelluto. Il fenomeno può essere acompagnato da prurito.
  • GONFIORE DI PIEDI E CAVIGLIE
E un altro problema che si riscontra comunemente nella popolazione generale e che e frequente nella mallatia di parkinson.
E probabilmente la conseguenza di un accumulo di liquidi nella parti basse del corpo causato da una reduzione del movimento e quindi da menor attivitàdella muscolatura delle gambe. Va considerata anche la possobilità che il disturbo sia di origine farmacologico.
  • PERDITA DI PESO
Una perdita di peso, anche considerevole, può essere presente nella malattia di parkinson. In assenza di altre cause, che peraltro vanno sempre ricercate, il calo ponderavile può facilmente essere spiegato se si considerano nell'ordine la dificoltà alla deglutizione, una magiore lenteza a consumare il pasto, una tendenza alla stipsi o un ecceso di movimento causato prevalentemente da discinesia nella mallatia avanzata.